22 aprile 2012

Spawn: Architetti della Paura

Titolo: Spawn, Architetti della Paura
Anno: 2012
Pubblicazione: Panini Comics




Era da davvero tanto che non compravo un fumetto americano. Il problema di queste serie è che devi conoscere almeno un minimo del passato dei protagonisti. Quindi, pur volendo ricominciare a seguire le vicende di un supereroe, bisogna informarsi su ciò che è successo poco prima. Perciò, seppur grande estimatore dei fumetti americani, non li seguo più da un po’. Ma quando mi sono ritrovato in fumetteria, qualche settimana fa, il mio sguardo è caduto sulla copertina di un albo che recava il nome di una delle mie serie preferite: Spawn. In copertina c’era anche altre due splendide parole: Storia Completa. Sul retrocopertina l’ultimo invito: 3,30 euro. Il titolo è: Spawn, Architetti della paura. L’ho fatto mio.
Ovviamente il racconto richiede una conoscenza minima di chi è Al Simmons, o meglio di chi era, e delle sue vicende iniziali. Una storia che porta via una mezz’oretta, non impegnativa e nemmeno originalissima. Ma è il surrealismo che si mischia a vicende quotidiane della metropoli dalle periferie decadenti e corrotte a colpire. Ma, soprattutto, le matite. Aleksi Briclot è un mago del disegno. Se ci vorrebbe solitamente una mezz’oretta come ho detto per leggere questo albo, il tempo potrebbe arrivare anche all’ora abbondante se ci si ferma ad ammirare i capolavori del francese. Sembra che il fuoco dei limbi infernali siano intorno a noi, mentre le catene di Spawn guizzano ai lati del nostro volto e il suo mantello animato ci protegge dalle fiamme. Ha un qualcosa di magico la sua mano. Non sto a raccontarvi la storia, preferisco non spoilerare nulla, come sempre, ma se vi trovate a sfogliarlo credo che sarebbero dei 3 euro ottimamente spesi, se non per la particolarità della storia, per possedere le splendide tavole di Briclot. Magistrale!


Ecco qualche disegno




Dr. Jekyll

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