18 luglio 2012

I giocattoli di una volta...

Passeggiando per l'Auchan, sabato sono entrato nella galleria dei giocattoli. Senza farci caso mi è caduto l'occhio sui nuovi modeli di The Amazing Spider Man e mi sono ricordato di quando anche io avevo diversi modelli dell'Uomo Ragno. Devo dire la verità, nella mia infanzia ho avuto tanti giocattoli, ma davvero tanti. E cavolo se mi piacevano. Il fatto è che anche se intanto usciva un nuovo marchio, un nuovo supereroe, un nuovo cartone animato, i giochi più vecchi non li buttavo, nè li buttavo nello scatolo del dimenticatoio. No, erano sempre lì, e li riadattavo ad ogni nuova situazione o facevo loro impersonare qualche nuovo personaggio, magari aggiungendoci sopra qualche gadget fatto di cerapongo. E ricordo che, con un mio caro amico che veniva a casa spesso, sceglievamo un pupazzo a testa, delle armi a testa, qualsiasi gadget a testa, finchè non finivano tutti; poi con dei grossi scatoloni costruivamo le varie sedi della propria squadra e, posizionandoci uno ad un capo e uno all'altro della mia camera, li facevamo combattere, perpetrare tradimenti, fare incursioni, semplicemente farli mangiare mentre si preparava un piano d'attacco. E ci stavamo così, ore e ore, immaginando... Com'erano belli i giocattoli di una volta. Vediamo se me ne ricordo qualcuno, siamo agli inizi degli anni '90.

Spider Man. Visto che l'ho citato, lo metto per primo. Ricordo che avevo diversi modelli di Spider Man. Quello snodato, quello spara ragnatela, quello che un pò più rigido e magrolino. E poi i villains: avevo Goblin, Scorpion, Venom, Carnage, Kingpin e chissà che altro. Ognuno aveva un meccanismo che lo caratterizzava, tipo Scorpion: abbassandogli il braccio la coda schizzava in avanti. Fantastici.

Power Rangers.
Batman. Restando in tema di supereroi, quello era il periodo della serie animata. Quindi sul mercato c'erano Batman di ogni tipo, con ogni mega gadget iper assurdo. C'era il Batman classico, quello tutto nero con una specie di paracadute ad ali di pipistrello, quello con la tuta mimetica, quello tigrato... Tutti rigorosamente col mantellino in tessuto vero. E poi avevo qualche nemico, ricordo di aver avuto Joker con la sua macchina. Avevo anche la Batmobile, quella lunga, fantastica con gli spuntoni alle ruote e la cabina di pilotaggio che si sganciava diventando un piccolo jet aereo.

Power Rangers. Quelli veri. Non tutti gli spin off sottomarca che vanno trasmettendo ora. Le mitiche tutine con i loro robottoni che si componevano in una specie di Mazinga, non ricordo il nome.

Le Tartarughe Ninja. Un must! Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello e le loro mille avventure. E quanta voglia di pizza che ci facevan venire! Grandissimi, i migliori!

Micro-Machines.
Le Micro-Machines. Fantastiche. Le mini macchine, carri armati, aerei, moto, tutto! Con i vari kit che si aprivano formando città  o paesaggi vari, con tanti piccoli meccanismi. E quante ne potevi avere, erano infiniti modelli!

I Lego. Ci sono tutt'ora. Ma vogliamo parlare dell'originalità di quel periodo? Vendevano kit con cui potevi costruire un castello, ma con gli stessi pezzi potevi creare mille altre cose. Invece ora, a quanto ho capito, vendono modelli già montati, con pezzi enormi e per giocarci devi comprare altri set che si vendono ovviamente a parte. Le costruzioni, sono il miglior gioco di sempre, non quelle precotruite, ma quelle che ti fanno usare l'immaginazione.

Mighty Max.
Mighty Max. Questi erano fenomenali. Il ragazzino biondo che combatteva contro mille pericoli, miniaturizzato in piccoli paesaggi contenuti dentro facce dei suoi nemici, o corpi di squalo, in un mostro di fuoco. Erano modelli rigidi, ma potevi farci di tutto. Strepitoso.

I Biker Mice. I toponi muscolosi di Marte sulle loro motorazze. Dai che strafighi. Io adoravo Turbo, semplicemente perchè aveva la moto più simile ad una da corsa (all'epoca mi affascinavano molto). E Sterzo e Pistone con le loro pseudo Harley. Ce li avevo tutti. Solo che a Turbo ruppi i supporti delle braccia, sigh!
Fabbrica dei Mostri.

Polly Poket. Per le ragazze c'era la versione femminile di Mighty Max, ricordo che ce l'aveva mia sorella. Anche quegli affarini non scherzavano, belli pieni di pupazzetti alti un unghia con cui potevi giocare in tante case di bellezza o quello che erano.

La Fabbrica dei mostri. Io non l'ho mai avuta, ma ce l'aveva un mio amico. Che figata che era, con quei mostriciattoli di gomma che ti veniva di mangiarli, se non fossero stati altamente tossici. Però che soddisfazione sfornare insetti di gomma anzichè forme di pane fumante!

Mr. Muscolo.
Mr. Muscolo. Neanche questo ho mai avuto, ma ricordo quando con un mio amico lo tiravamo fino a sentire i gemiti del giocattolo, manco fosse vivo, nel corridoio di casa sua. Puntualmente uno di noi perdeva la presa e cadeva.

Il Sapientino. Con questo sì che si imparava. E si litigava per giocarci o per avere ragione.

Il Manuale delle giovani marmotte. Dai quanti di noi, si improvvisavano piccoli Indiana Jones perchè affascinati da ciò che Qui, Quo e Qua combinavano nei panni di Scout? Si andava in giro per casa cercando tutto ciò che fosse simile ai loro coltellini svizzeri o a ciò che creavano loro con ciò che trovavano. Un pò à la MacGyver!

Manuale delle Giovani Marmotte.
Le Barbie. Per le bambine era il must. Te le vendevano con un vestito e a parte potevi comprarci dei kit, asse da stiro, cucina, macchina, cavallo, quello che volevi. E piano piano ci costruivi una storia e un paesaggio. Inutile dire che ogni bambina si vedeva un pò come una Barbie, infatti erano sempre pettinate e curate. Quando non le si usava le si metteva a dormire o sedute composte. 

Waterfuls. Questi affarini pieni di acqua, con due pompette d'aria ai lati, in modo che tu potessi indirizzare una pallina da calcio, tennis o semplici anelli da centrare in piccole stecche di plastica, tutto all'interno dell'acqua. Con quelli i bambini iniziarono a bestemmiare.

Barbie.
Poi ce n'erano di tanti altri. Ricordo i Gatti Volanti, le milioni di sorpresine dell'Uovo Kinder, i Paciocchini, i giocattoli della serie tv Hercules, quelli del primo Toy Story, dai quanti di noi avrebbero voluto davvero vederli muoversi e parlare da soli?... Oltre ovviamente ai classici. Eh già perchè al tempo si giocava ancora a Campana, a Biglie, con gli YoYo... Dove li trovi più ora bambini che li fanno con piacere questi giochi?
Ora sento parlare di giocattoli che... cavolo non sono giocattoli! I Gormiti? Beyblade? Bratz, che sarebbero sottomarche delle Barbie? Gli Skifidol? Che sono? Ma vogliamo parlare di questi ultimi, che non ho capito che sono ma so che emettono sostanze puzzolenti? Ma stiamo scherzando? Sarebbe un gioco? 
Waterfuls.
Una volta si usavano le fialette puzzolenti per mettere in fuga gli insegnanti e guadagnarsi qualche ora di non lezione. Per non parlare poi di computer e videogames. Questi sono giochi che attirano di più i bambini ora. Certo ci sono quelli istruttivi, ma diciamoci la verità, quanti bambini li preferiscono a sparatutto e quant'altro? E come si pretende che stimolino la fantasia, l'immaginazione? 
Anche i giocattoli fisici stessi sono praticamente dei freni inibitori alla fantasia. Robot o pseudo Barbie stesse che tu le metti lì e, con le mille funzionalità e gadget che hanno, fanno tutto loro. Praticamente tu ti siedi a terra, posizioni il tuo giocattolo di fronte a te e premi il pulsante. Ed ecco che il tuo personaggio inizia a muoversi, si cambia la maglietta perchè tu, bambino sporcaccione, lo hai lasciato a terra e si è sporcata del tuo dannato succo di frutta che ogni volta versi. Allora imbraccia un arma e decide di andare alla ricerca degli spruzza-succodifrutta. Sulla sua strada incontra una bella donna, con gli occhi enormi e un sorriso perennemente stampato in faccia. E' intenta a spazzolare e truccare una sua amica, ma il tuo pupazzo si innamora di lei. Le promette che vincerà la battaglia per lei e che vivranno felici e contenti in un castello a giocare alla Wii su un mega schermo a Led ultrapiatto. Quindi si imbatte nel nemico, un giocattolo vecchio che tu, bambino ingrato, non lo vuoi più perchè obsoleto ed ora è il nemico. Dopo un'aspra battaglia, in cui tu, bambino, vedi il nemico, sconfitto, affogare nel succo di frutta che stavi per bere e il tuo pupazzo tornare dalla bella donzella per mantenere la promessa. Ma lei non potrà andare con il tuo pupazzo, perchè la sua padrona, tua sorella, bambino, è la regina cattiva e la porterà via con sè. Allora il tuo pupazzo sta per intraprendere una nuova avventura, quando tu, bambino, che fin'ora sei stato a guardare mentre tu stesso, bambino, giocavi (???What???), ti alzi e vai a litigare con tua sorella perchè il suo giocattolo non può interagire con il tuo. E lì, trovandovi d'accordo, decidete di risolvere la questione con un videogame e ve ne andate. 
La macchina dei Ghostbusters.
La morte della fantasia...

Ma voi? Che giocattoli vi ricordate della vostra infanzia?

EDIT: mi hanno ricordato i Ghostbusters! A quell'epoca c'era la serie animata e ricordo di averne avuto un paio di acchiappafantasmi, ma soprattutto la macchina! Poi mi è stato segnalato anche Action Man! L'equivalente maschile delle Barbie praticamente, lui e quella misteriosa cicatrice di cui non si è mai saputo il segreto!

Dr. Jekyll

4 commenti:

Davide CervelloBacato ha detto...

Io vado ancora molto fiero della mia fabbrica dei mostri! Chissà che fine ha fatto... Ricordo solo che me la invidiavano tutti! u.u

Dr. Jekyll ha detto...

Te la invidio anche io tutt'ora XD

Unknown ha detto...

La fabbrica dei mostri era veramente fenomenale e io attualmente ho ancora qualche ragnetto rosso-nero/ blu-nero sparso per casa.
E poi l'immancabile manuale delle giovani marmotte.
Anche se all'epoca ero piccolo, sono sempre ricordi vivi.

Dr. Jekyll ha detto...

Beh, chi non è cresciuto con i fumetti Disney? Solo la generazione di adesso va allo scatafascio :V

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