18 settembre 2012

Ci vuol pazienza, tanta pazienza.

Per la serie: "ti annoi? hai una giornata da perdere e non sai come? Hai bisogno di temprare la tua pazienza?", la soluzione del giorno, signori e signore, è nientepopodimenoccché:

IL PRONTO SOCCORSO!

Ore 13.20 circa: arrivo al Pronto Soccorso, causa dolori insistenti da giorni alla schiena. Proibiscono al Dr. Jekyll di seguirmi, mi fanno accomodare su una panca e tempo pochi minuti ("wow, si fa subito!") mi conducono in una stanzetta dove un'infermiera pone le ovvie prime domande: chi sei, dove abiti, che hai, sei allergica a qualche medicinale, hai qualche malattia.
Mi fanno riaccomodare nella stanza di prima, prima di me poche persone:
- un signore dall'aria simpatica, al telefono "mi hanno dato una pacca sulla spalla, una stretta di mano e detto di aspettare... vedrai che tra un po' un'altra pacca sulla spalla, un'altra stretta di mano e arrivederci"
- una signora con la figlia dietista che approfitta del camice per violare la regola "parenti e accompagnatori fuori", ma a suo dire non vuole fare niente perché la mamma passi avanti. La signora non smette mai di parlare. In 5 minuti capisco che: ha problemi al cuore; il marito non ci vede; il marito ha paura che lei muoia in questo momento e le ha chiesto dove ha messo le chiavi delle case dei figli perché "tu mi nascondi tutto"; la signora ha paura dei cani; è stata anche sottoposta a un operazione delicata poche settimane fa.... e potrei continuare a lungo... molto a lungo...
- una tizia sui 40 che si tiene il braccio dolorante, è incazzata nera e a tratti lacrima. Si alza, si siede, si alza...
- un'altra signora dall'aria zingara col figlio, non si capisce cos'ha, e se è lei ad avere problemi o il figlio... non parla nemmeno italiano e quando lo fa dice solo che sta aspettando da troppo e "che aspettano, gli spiriti?". Non credo di capire.
- una ragazzina con l'aria di una che si è sentita male a scuola e l'hanno mandata lì.

Tutti codici verdi, i meno urgenti, insomma. Se non arrivano codici gialli o rossi allora dovrebbe essere veloce, mi dicono. Fidiamoci.

Mi si spegne il telefono, scarico. Non posso vedere che ore sono. Perdo la concezione del tempo...

Qualche tempo imprecisato più tardi: mi affaccio nella sala d'aspetto dei parenti/accompagnatori, ho sete, tanta sete. Il Dr Jekyll mi passa la bottiglia e mi riferisce di aver chiesto alle tizie nel box informazioni quando sarebbe stato il mio turno: "due persone e poi c'è lei", dicono.

Non si muove nessuno. Non passa mezzo infermiere, non si muove una foglia. La signora col braccio dolorante, che d'ora in poi chiamerò "Braccia" si incazza sempre più...tra un po' esplode, lo sento. Arriva solo gente. Un paio di codici gialli che a quanto pare sbrigano subito, ma niente di particolare. "Ma che ci fanno coi pazienti?" mi chiedo. Poi noto che il signore dall'aria simpatica è sparito. L'hanno preso. Lo staranno mangiando, vista la stazza. Temo per la mia trippa.

Altri mille anni dopo: mi riaffaccio. Ho fame. Non ho pranzato. Prendo un pacco di Tuc dalla macchina automatica. Dr Jeckyll riferisce: ha chiesto ancora al box, un'altra tizia dice: "ha 9 persone davanti", dice. "Ma che cazz?", dico.

Chiamano la ragazzina. Siamo tutti su di giri. Continua ad arrivare gente, ma... cavolo, qualcuno è stato chiamato! Sparisce anche la signora chiacchierona, ora non saprò mai che aveva intenzione di mangiare domani, diamine.

Vado a fare ricognizione fuori. Dr Jekyll è un misto tra incazzato e scocciato e preoccupato. Una brutta combinazione, insomma. Chiedo al box info a che punto siamo. "Sei la prossima", dice. "Alleluja", dico e scappo dentro casomai mi chiamano.

Chiamano gente arrivata dopo. Ma che...? Chiamano la signora con ragazzino. Finalmente! Capisco che alla fine manca Braccia, e poi è il mio turno. Ci appostiamo tutte e due alla porta che dà sul corridoio dove ci sono le stanze dei medici. 

Per il corridoio: un sacco di infermieri/e cazzeggiano, in particolare: un vecchio tappo, una tipa sudamericana con la voce fastidiosissima e uno alto e brutto. Da dietro l'angolo sentiamo discorsi tipo: "domani è la mia festa tesoro, te lo metti il perizoma?" "ma certo, sì!" "anzi no, non te lo mettere, non mettere niente, dai! Dai su!" ...........................................................

Intanto chiamano ben tre signori arrivati poco fa, che erano seduti in sala d'attesa con l'aria di qualcuno che aspetta il treno in stazione. 

Braccia si incazza con la prima infermiera cazzeggiante che le passa davanti. Io vado a dare un occhio da Dr Jekyll. Riferendo delle chiamate anticipate dei "pendolari" finiamo entrambi per concordare sul fatto che sono delle "teste di c...". L'infermiere vecchio e tappo sente, si incazza con me. Gli rispondo per le rime e torno in postazione.

Devono essere le 16.00 circa quando chiamano Braccia. Mi emoziono. Forse sono io la prossima, sì!
E invece chiamano Tossa, la ragazza con la tosse arrivata verso le 14.30. 

16.45: è il mio turno. Evvai! 
Entro nello studio del medico. Un uomo alto e pelato. Con lui tre ragazzine che si muovono alla velocità delle lumache che probabilmente sono delle specializzande. Mi accomodo, il dottore comincia a fare domande: che hai, indicami dov'è il dolore, fumi? Assumi alcolici? Prendi medicine? Prendi anticoncezionali? Sei incinta? Quando hai avuto l'ultimo ciclo? Sei in ritardo però... "NON SONO INCINTA!" Sei sicura? Metti una firma qui, dichiari di non essere incinta eh! ".
Le Lumache mi fanno sdraiare sul lettino, spogliare dell'intimo superiore. Il medico è fuori vista, per fortuna, o sarei entrata in enrage in tre secondi. Cominciano ad attaccarmi strani aggeggi addosso. Oddio. 
Dalla stanza accanto le urla di un'infermiera con la voce da uomo che si incazza per non so cosa. Ferie, credo. "Ma tanto stai cazzeggiando a che ti servono?", mi chiedo. La porta tra una stanza e l'altra si apre un po' senza motivo. Lumaca 1 la chiude. Si riapre. Lumaca 1 la chiude. Ancora. Lumaca 1 rimane li vicino e la tiene chiusa. 
Il tempo di risistemarmi entra l'infermiere brutto, prende i fogli e mi invita a seguirlo...

In un'altra sala d'attesa. 

Lì c'è anche Braccia e Tossa. Attendono anche loro.

Mi chiamano poco dopo (WOW!). Raggi X. Il tizio parlava col collega e non capivo quando si riferiva a me. Rimango in posizioni da balli di gruppo per un tempo indefinibile fin quando si decide che ho finito e me lo dice. 

Ancora in sala d'attesa. Braccia viene portata via. Tossa attende la stessa mia sorte. 

Veniamo chiamate! WOW! 

Corridoio d'attesa per il medico. Con me: Tossa, Braccia, il signore simpatico e una ragazza dolorante.
Apprendo che a Braccia hanno fatto una puntura di antidolorifico e ora sta apposto. Beata lei.
Tossa tossisce.
Il signore simpatico ha fame e parla di pizza e di panini. Gli andrebbe bene anche una mozzarella in carrozza, dice.
La ragazza soffre.

Chiamano Braccia. Entra, esce con dei fogli e se la squaglia. 
Chiamano il signore simpatico, esce con l'aria simpatica: "mi ricoverano!", dice. "Alla faccia della pacca sulla spalla e via", gli rispondo. Ride. E vorrebbe un panino con la mortadella. 
Chiamano Tossa. Esce e va via.
Chiamano me.

18.45: "Come vanno questi dolori?" mi chiede il pelato. Penso: perchè, i raggi X dovrebbero far passare tutto? Rispondo "come prima.". "Fatele una siringa, un antidolorifico, quello che vi pare" dice alle Lumache.
Lumaca 2 si prepara. Le altre gironzolano per lo studio lasciando bava ovunque. Lumaca 2 mi pulisce la zona, Lumaca 1 e 3 si avvicinano a guardare. Lumaca 2 fa sta maledetta puntura e fa un male cane, muove sempre quel diavolo di ago dentro la mia ciccia. Tira fuori e non sa cosa fare. Lumaca 3 suggerisce di lasciarmi la garza lì. Io penso "che ca...?"
Pelato mi fa uscire dicendo di aspettare che faccia effetto.

Fuori non c'è più nessuno. Arrivano e vanno barelle. La ragazza sofferente è sparita. Il signore simpatico sta chiedendo agli infermieri dove si può comprare un panino qui vicino.

19.15: rientro dal medico. Non è cambiato assolutamente nulla. A parte che li vorrei uccidere tutti, ovviamente.
"Ce l'hai un antidolorifico a casa?", mi chiede. "Sì, ho il ketoprofene" rispondo, "ma l'ho preso e non mi ha fatto niente". "Allora prendi la tachipirina, è solo un dolore muscolare. Se continua vai dal tuo medico". Sto per dire "e secondo te sarei venuta qui se avevo il medico vicino???", ma rischio di mettermi ad urlare e sono stanca. "Sì vabbè ok" e me ne esco senza dire nulla, con dei fogli inutili in mano. 

19.30: Taxi verso casa. 6 ore perse. Adesso ditemi che non ho pazienza, su!

Ps: il dolore è ancora lì, in "attesa"...!

-Miss Hyde-



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Come ha già detto Miss Hyde, sono arrivato ad un punto in cui preoccupazione, stanchezza e rabbia mi stavano portando a pensare che nella mia vita non ho mai fatto a botte, e mi sarebbe piaciuto iniziare proprio in quel momento, con qualcuno di quelle "persone". 
Sono rimasto profondamente schifato dal modo di operare di questi infermieri, dottori, operatori in generale. Nessuno parla, fanno finta di niente quando si esige di sapere quantomeno che codice sia stato assegnato al suo problema. Che schifo. C'erano le due donne del box, più due specializzande, a parlare di cazzate e che non si rendevano manco conto di ciò che dicevano quando qualcuno chiedeva informazioni. E così, alcuni parenti dei pazienti sono stati mandati da familiari in degenza che non hanno riconosciuto, con un cognome diverso e una diagnosi diversa: e immaginate lo spavento quando la moglie di un uomo che aveva un dito fratturato s'è sentita dire che aveva avuto un arresto cardiaco. Poi queste simpatiche (si fa per dire, eh) erano totalmente indisponenti e arroganti, rispondendo male a chi voleva avere precisazioni sullo stato di qualche familiare. Ditemi se è normale questo modo di operare. Che schifo.
Ad un certo punto è arrivata una signora scappando. 
"C'è mia figlia in auto, piegata in due dal dolore! Non riesce a muoversi e serve una sedia a rotelle!"
Un infermiere: "Non ce la fa proprio a camminare?". Ma allora sei stupido?
La signora: "No, serve una sedia!"
Infermiere: "Mmm, dove la vado a prendere ora?", guardandosi intorno. Poi chiama qualcuno. Arriva un altro infermiere, che, fischiettando, e con tutta la lentezza di questo mondo, si avvia dietro la signora che corre. Un paio di volte si è fermato a fare battute con un conoscente. Quando ho visto la ragazza, nelle pietosissime condizioni in cui stava, ho deciso che quell'infermiere sarebbe stato quello con cui avrei gradito fare a botte. Mi meraviglio di me stesso, non sono un tipo violento.
Vabbè, il resto ve l'ha detto la mia signora.
Dico solo che è vergognosa questa condotta. E che ci troviamo con medici, infermieri e specializzandi, che non sono affatto interessati a quello che fanno. Non capiscono l'importanza del loro ruolo? E questo perchè? Perchè fare il medico significa guadagnare ormai. E le persone che hanno davvero la vocazione, la passione, le competenze e l'entusiasmo (per mia fortuna ho trovato finalmente un'èquipe di medici che ha queste caratteristiche, che tutt'ora segue un mio piccolo problema, almeno questo) per aiutare la gente al meglio, vengono eliminate da degli ignobili quiz pre-universitari. Quando sarebbe meglio, invece, controllare l'andamento di certi soggetti in itinere ed eliminarli quanto prima dalla professione. Fanno male alla società. Ma d'altronde l'Italia è questa.

Dr. Jekyll


12 commenti:

Blackswan ha detto...

purtroppo mi ritrovo pienamente nelle esperienza che raccontate, segno che né le mie né le vostre sono casi isolati e sporadici... che schifezza di Paese ...

Davide CervelloBacato ha detto...

Mamma mia che orrore. Sono d'accordo su tutto! Io vedo un sacco di miei coetanei che vanno a fare medicina e infermieristica così, alla cazzo, senza aver mai visto un malato e senza avere la minima idea di ciò a cui andranno incontro. Si iscrivono perchè fa figo, perchè si fanno i soldi... Che vergogna! Poi per carità, ci sono pure i medici bravi e quel che vuoi, ma è capitato spesso anche a me di avere esperienze simili. E la cosa assurda è che se chiedi nessuno dice niente, tu devi aspettare. Vuoi sapere come stai, cos'hai, di che morte devi morire, e sti disgraziati si fanno i cazzi loro e ti guardano dall'alto al basso....

Sono vicino al vostro sfogo! Se doveste tornare in ospedale fatemi sapere che in caso do man forte a Dr. Jekyll xD

Dr. Jekyll ha detto...

Credo che ci vorrebbe uno sterminio di massa di chi detiene il potere di ogni istituzione, ma poi si ricomincerebbe tutto daccapo :V

Dr. Jekyll ha detto...

Guarda è assurdo cosa ti ritrovi a pensare in certe situazioni o.o però ci sarebbe stata una bella scazzottata antistress XD la cosa che infastidisce è che si permettono di guardarti anche dall'alto in basso questi ignoranti... Ma vabbè, verrà il giorno del giudizio (non quello cristiano che è parimenti ingiusto)...

Miss Hyde ha detto...

Io non capisco proprio come si fa a mancare sia di organizzazione che di rispetto verso tutti coloro i quali sono lì perché necessitano di aiuto. Che sia una cosa stupida come una caduta o meno... Che schifo di paese sì... Si può urlare a tutti i venti!

Miss Hyde ha detto...

La parola d'ordine è ATTESA. Insomma, fai prima a crepare che ad essere aiutati proprio nel posto che viene chiamato "Pronto Soccorso" e che presuppone che ti aiutino, e che lo facciano subito. Macché...

Dubito che vorrò rimettere piede in ospedale... almeno quelle ore le passo come dico io, se devono essere le ultime della mia vita!!! XD

Davide CervelloBacato ha detto...

AHAH sono certo che il Dr. Jekyll apprezzerà la tua scelta ;)

Unknown ha detto...

Grande pezzo. Bravi, ho deciso che tornerò a leggervi spesso. xo

Dr. Jekyll ha detto...

Ciao, benvenuta. Grazie dei complimenti e ci fa piacere averti tra noi, ora! Le porte sono sempre aperte per tutti! :D

Unknown ha detto...

Grazie a te, della visita e dell'unione, si dice così? :xo

Dr. Jekyll ha detto...

Mah non saprei, l'importante è capirsi XD beh ci vuole supporto reciproco ;)

Dr. Jekyll ha detto...

Magari passerà quegli ultimi momenti ad ingozzarsi di cioccolato e buonanotte XD

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