Finalmente disponibile in un ePub più o meno ben impaginato, La Prateria dei Fulmini è un racconto breve partorito dalla mente malata di Cervello Bacato. Chi non lo conosce è obbligato (è una minaccia) ad andare a visitare il suo blog, che è uno dei più spensierati e piacevoli da leggere nella blogosfera odierna. Chi invece lo conosce sa già del suo carattere pazzerello e dei suoi modi di fare.
Ordunque, La Prateria dei Fulmini è tratto da un suo scritto più ampio, ancora in fase di lavorazione, Il non morto, e lo potete scaricare in EPUB e MOBI.
Premetto che con i racconti brevi io non vado d'accordo, soprattutto quelli estratti da romanzi o storie ancora in fase di stesura o meno. Devo dire però che questo racconto mi ha incuriosito, soprattutto per gli scenari che mi ha fatto immaginare. Una prateria percossa da fulmini e pioggia, adiacente ad una palude: natura incontaminata insomma, ma con dei portali tecnologici per far viaggiare dall'Altro Spazio i personaggi, con creature (chiamate Angeli) che non vengono per niente mostrate, ma di c'è quell'accenno che lascia molto spazio alla nostra immaginazione, con dei sotterranei dove macchinari infernali distruggono alberi e rocce di quella natura pura, che la protagonista ama.
L'atmosfera è surreale, permeata dall'odore di pulito di Roger, il cavallo della protagonista Irys, la quale assapora la pioggia nuda come mamma l'ha fatta (porcellino di un Bacato!u.u). Il pericolo incombente degli Angeli è come un fiato sul collo. Il fastidio che si prova appena compare Royald è tangibile, mentre suo fratello Yan è una figura pateticamente simpatica, che non ti piace, né ti dispiace.
La convivenza di alta tecnologia, ai limiti del futuristico (per quanto non sia troppo presente, ma si intravede sempre qualcosa), e della natura è un connubio particolare. Infatti, personalmente non mi piacciono racconti steampunk, futuristici, post-apocalittici e via dicendo, eppure questa ambientazione, questo mondo misto, non mi ha infastidito, anzi mi è piaciuto. E' diverso.
La storia fila, lo stile è scorrevole, anche se, a mio parere, c'è da lavorare meglio sul linguaggio dei personaggi - eliminando un linguaggio un po' troppo frivolo (i "che ficata" non mi sono piaciuti) - e su certi costrutti un po' cacofonici. Devo dire anche che ci sono un po' di errori grammaticali e il qual'è con l'apostrofo non te lo perdono, Cervellì!u.u (nemmeno "Un'enorme labirinto" con l'apostrofo, a dire il vero, il sostantivo è maschile! u.u). Ma va be', le sviste ci possono stare, dài, soprattutto per i primi racconti.
Scrivere un pensiero più dettagliato e completo è un po' arduo, considerato che si tratta di un estratto di un lavoro più ampio. In ogni caso la lettura è fortemente consigliata, per via delle immagini che riesce ad evocare, del mistero che si trova sotto terra e che rimane irrisolto a fine racconto e per la genuinità della protagonista Irys, di cui mi sono innamorato subito.
Per concludere, complimenti a Cervello Bacato, che mi ha sorpreso con il suo stile narrativo completamente diverso dalla sua parlantina "bacata" che si trova sul suo blog e complimenti per l'originalità di quel mondo che è ancora da scoprire, così come il resto dell'intera storia.
A proposito... TI MUOVI A FINIRE IL NON MORTO CHE ORA SONO CURIOSO DI LEGGERE TUTTA LA STORIA?????????:D
Dr. Jekyll
11 commenti:
Mioddio! Ti amo! :D Ahahah :) Che bello questo tuo articolo:D
Comunque sia, per gli orrori grammaticali, che sono orrori veri e propri, giuro che sono sviste... Credimi ti prego! xD
Eee lo finisco non preoccuparti, ma non so se mi muovo :)
Irys è una gran bella pulzella, mi ci sono un po' innamorato anch'io. E il ''che ficata''... Mmm.. Ti dirò, non si può ben comprendere da questo racconto ma è giustificato.
Grazie Doc!
Figurati Cervellì! E' un piacere condividere belle opere d'ingegno ;)
Se hai bisogno di correzioni ortografiche e grammaticali puoi sempre rivolgerti a me. Presto anche per l'impaginazione per ePub, visto che mi sto applicando molto ad InDesign.
Aspetterò di leggere il resto allora per capire meglio e conoscere meglio Irys!:D (Madonna quante mazzate ora che torna Miss Hyde XD)
Oh benissimo :) Allora quando sarò ti farò un fischio! ;) Tu di a Miss Hyde che immaginavi Irys come lei :D
Drago Matteo ha fatto breccia, dunque! :p (la possiamo capire solo io e Servel Bacò) mi fa piacere^^
Moz-
No, frena, è un pezzo di qualcosa di più ampio? Allora non leggo ora e aspetto poi :P
Dottore, che hai contro i racconti brevi?
Buona idea, ci proverò XD
La potete capire solo voi, infatti :V
Principalmente perché ho perso un concorso con un mio racconto breve, che reputavo comunque migliore di quella schifezza sdolcinata di genere rosa che lo vinse :V
E poi non lo so, a me piacciono i racconti lunghi che mi tengono nel loro mondo per più tempo :)
Ahahahah... mai partecipare a concorsi, se non sei disposto a perdere :P
Infatti io me ne tengo alla larga. Ho il mio piccolo pubblico a cui inoltro i miei racconti, mi prendo i brava e le critiche, ma non mando niente a giurie, per altro il 90% pilotate :P
I racconti lunghi non sono né carne né pesce. Ti inizi ad affezionare alla storia e finisce. Quelli brevi, sono appunto, indolori. Se poi hanno un finale inatteso sono i miei preferiti :)
Non funziona. U_U
Il problema è che sono pochi del tipo che hai detto tu. Io ero disposto a perdere, ma non ero disposto a veder vincere un racconto scialbo e inutile :V
Posta un commento