17 luglio 2012

District 9

Okay, lo dico subito. Questo film mi è davvero piaciuto, un sacco! Nella mia pausa post-esame mi sono preso un paio d'ore da dedicarci e l'ho fatto, e non me ne pento. Un film particolare, girato molto bene e di una trama piuttosto semplice, ma in grado di catalizzare l'attenzione e incuriosire talmente tanto che nemmeno quando ti cade un pezzo di ghiacciolo sulla pancia nuda ti riesci a distrarre.
Si tratta di un film che ricalca il tema della xenofobia, ma i cui protagonisti sono... alieni. Nella città di Johannesburg (evvai!, non siamo a New York, Washington, Chicago, Boston ecc ecc), nel 1982, un'atronave aliena si ferma inspiegabilmente sul cielo. Non succedendo niente le forze armate della Multi-National United (MNU) decidono di entrarci e trovano centinaia di alieni in pessime condizioni. Quindi li portano a terra per curarli e sfamarli; pian piano iniziano a istituire una comunità, tanto che gli umani decidono di dedicargli una zona, il Distretto 9, dove vent'anni dopo vivranno un milione e ottocento alieni. Questi alieni sono chiamati "gamberoni" in modo dispreggiativo dagli uomini, per le loro somiglianze con i crostacei. Amano il cibo per gatti e sono in grado di costruire armi che però solo loro, con i loro geni possono usare. In quest'enorme baraccopoli, c'è addirittura una gang mafiosa che cerca di appropriarsi di tali armi, in cambio di scatolette di cibo per gatti. Intanto, tra gli umani scema la tolleranza verso gli alieni e quindi la MNU decide di farli sloggiare in un posto più lontano, con ordinanze che rispettassero i diritti degli alieni. Pertanto viene ingaggiato Wikus Van De Merwe, stupido signorotto pieno di sè, che riceve quel compito solo perchè il capo della MNU è il padre della moglie di Wikus. 
All'insegna della fratellanza prima...
Quindi, con l'appoggio di forze armate, andrà baracca per baracca a sfrattare gli alieni con appositi contratti dove basterà che i gamberoni ci sputino sopra o li tocchino perchè siano validi. Ma c'è un alieno, chiamato Christopher Johnsonn che, con il suo figlioletto, sta lavorando ad un liquido per poter tornare alla nave madre e lasciare la Terra. Dopo vent'anni finalmente riesce a produrre questo liquido, ma Wikus bussa alla sua porta per farlo sloggiare e trova questo liquido contenuto in un contenitore cilindrico. Mentre Wikus giocherellava con tale cilindro, questo gli spruzza in faccia un pò del suo contenuto. Col passare del tempo, Wikus, chiaramente infettato, inizia a trasformarsi pian piano in alieno. Da qui parte una serie di eventi che non vi starò a raccontare perchè dovete vedere il film! 
...e dell'intolleranza poi.
Alla fine lo stupido signorotto cattivo diventerà quello che meno ci si sarebbe aspettato potesse essere, i cattivi diventano i buoni, i conflitti di interesse investono sia la MNU che la mafia, insomma c'è da vedere. 
Il ritmo è incalzante, non c'è una sola scena morta o noiosa, anche perchè il montaggio gioca su una combinazione di interviste, inchieste giornalistiche, scene dal vivo, scene da film, video di telecamere di sorveglianza. Inoltre è molto crudo, ci sono molti spruzzi di sangue, scene cruente e crude su particolari anatomici e anche i dialoghi sono molto ben curati che lasciano ben trasparire i sentimenti di razzismo che si abbattono sugli alieni, così come nella realtà si abbattono su alcune etnie. 
Un alieno.
Non mi è sembrato un film che possa particolarmente far paura a chi si lascia molto suggestionare dal tema degli UFO, nè da chi si fa la pipì addosso guardando un horror. Semplicemente bisogna essere pronti ad una visione che non lascerà tempo di andare in bagno, ad una visione con scene dirette e crude, in cui spesso lo stesso schermo si sporcherà di sangue, ad una visione in cui i sentimenti di Wikus vacilleranno e ci cattureranno quando menziona la moglie. 
Il finale lascia qualche speranza, un pò emozionante lo ammetto. Ma, come dicevo, lascia la speranza che certe promesse possano poi essere mantenute o, chissà, la speranza che qualcuno ci venga davvero a prendere per portarci in un mondo migliore.

Dr. Jekyll

2 commenti:

Davide CervelloBacato ha detto...

Lo vidi due anni fa, o tre. Anche a me è piaciuto molto e ricordo che i primi minuti sono rimasto un po' sbigottito per il modo in cui era strutturato. Gran film infine comunque :)

Dr. Jekyll ha detto...

Vero, l'inizio è una calamita, proprio per l'originalità del rapporto umani-alieni, che è diverso da tutti gli standard in cui gli alieni vengono presentati imperscrutabili... Bello bello!:D

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