3 settembre 2012

Giorgio Faletti - Appunti di un venditore di donne

Milano 1978. In un periodo intenso di lotta armata di classe, in pieno sequestro Aldo Moro, segnato dalla pericolosità delle Brigate Rosse, la città continua la sua vita e il suo sviluppo. Una Milano notturna, in cui un uomo, Bravo, apparentemente comune come ogni altro, si muove tra club, locali notturni, strade trafficate e non, bar indiscreti e ristoranti lussuosi per continuare a fare ciò che gli serve per vivere: vendere donne. In realtà è un uomo diverso, segnato dall'esperienza dell'evirazione, che lo ha reso più cinico e più acuto di quanto credeva di essere tempo prima. Eppure è cordiale e raffinato con le sue donne, attento alla loro integrità e alla loro sicurezza. Cerca il guadagno, apparentemente, e sarà pronto ad ottenerlo tessendo rapporti con persone di dubbia onestà, pericolose, potenti. Sa di vivere in una Milano di individui fuori dal normale e l'unico uomo normale con cui riesce ad avere un rapporto normale è quel normale non vedente, Lucio, che abita sullo stesso normale pianerottolo di casa sua. Da tempo giocano tra di loro, scambiandosi a turno delle crittografie da risolvere, finchè uno di loro "un giorno [...] ne inventerà uno particolarmente complesso e l'altro lo risolverà", e forse allora potranno essere amici. Una vita "regolare", tra persone non troppo regolari, fino a che non incontra Carla, una ragazza stanca di lavorare come donna delle pulizie. Una ragazza che gli dice una frase che gli smuove qualcosa dentro: "con te ci verrei gratis"... Per un uomo nella sua condizione, che tenta di essere indifferente alle pulsioni sessuali del proprio corpo, tutto a causa della sua mutilazione, è un qualcosa di destabilizzante.  Da qui, Bravo si troverà invischiato in una serie di eventi che lo catapulteranno in mezzo a una serie di omicidi, tresche tra quei potenti, alcuni rispettati in politica altri rispettati nella paura, in cui dettagli sembrano ricondurre tutto, e la polizia, a lui. Finchè capirà che tutto è una grande crittografia e solo risolvendola potrà districarsi in mezzo a quell'imbroglio e venirne fuori.
Faletti ci conduce in una Milano vecchia, con posti, nomi, marche, vicende, modi di pensare e vivere tipicamente di quel periodo. Attraverso una narrazione condotta in prima persona, che ricorda la voce fuori campo di Sin City, il film, di un uomo immischiato nelle vicende dell'epoca per cui però prova indifferenza, di un uomo vissuto, il racconto si snoda veloce e scorrevole. Lo stile è tipicamente di Faletti, con frasi mai banali, parole ben articolate e descrizioni accurate. In questo romanzo un pò troppo accurate e infatti a volte stancano. Un Faletti ben lontano dai suoi romanzi tipicamente thriller degli esordi. Ma già i semi del cambiamento erano stati gettati con Fuori da un Evidente Destino, con l'elemento sovrannaturale. Seguito da Io sono Dio, dalla trama già più realista, fino ad approdare ad Appunti di un Venditore di Donne che di thriller ha ben poco, poichè più pregno di tinte noir.
Personalmente è un romanzo che mi è piaciuto ma non troppo. Ben lontano dai miei due preferiti dello scrittore, Io Uccido e Niente di Vero Tranne gli Occhi su tutti, mi aspettavo qualcosa di più eclatante. Non è assolutamente da non leggere, anzi, è interessante scoprire un Faletti diverso, più variegato. Tuttavia, almeno con questa storia, non incide. E infatti sono certo che a lungo andare dimenticherò anche la trama. Un storia di passaggio, che intrattiene e che piace sul momento, ma che non lascia traccia, almeno per me, ripeto. Tuttavia la creatività di Faletti ha sempre qualcosa di particolare, quindi piuttosto che leggervi la Meyer (esempio totalmente fuori contesto, lo so, ma ogni momento è buono per denigrarla! Ihihih!), fatevi un giro con questo romanzo in questa vecchia e grigia Milano.

Dr. Jekyll

2 commenti:

Boh ha detto...

Mi incuriosiva leggere il motivo del voto bassino :p
La lettura è una cosa molto personale, perchè se è vero che ciò che è scritto non muta è anche vero che chi legge lo legge con la sua testa, con la proprio immaginazione e con la propria esprienza.. detto ciò, dopo "Io Uccido", che a mio pare è troppo bello per esser stato scritto solo da lui (ed sui libri fino ad ora li ho letti tutti.... proprio per questo son di questo idea)... questo "Appunti di un venditore di donne" è il suo secondo miglior libro ;)

P.S.
Meyer?... letti tutti anche quelli (sono onnivoro e con pochi pregiudizi) e se è vero che l'ho trovata tremendamente stucchevole è anche vero che scrive libri in modo che che questi vengano divorati. ;)

Dr. Jekyll ha detto...

Devi sapere che la Meyer per me è il parametro di valutazione dei libri più basso insieme a quelli di Volo XD sarà anche scorrevole, ma originalità 0, stile 0, personalità 0 ecc ecc... Sono sempre gusti ovvio, intendiamoci!;)
Riguardo Faletti, Niente di vero tranne gli occhi l'ho trovato fantastico ed è tutt'ora il mio preferito!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...