18 settembre 2012

Glenn Cooper - La mappa del destino

Glenn Cooper è un autore che sforna libri in continuazione, dal 2009 ad oggi ne ha scritti ben sei. Lessi con molto piacere La biblioteca dei Morti, un pò meno mi piacque Il libro delle Anime, anche se l'idea su Shakespeare era carina. E' uno di quegli scrittori che ti va di leggere quando hai bisogno di una storia non troppo intricata, che sia scorrevole e sommariamente piacevole. Infatti ho scelto proprio il suo terzo libro, La Mappa del Destino, da leggere in un periodo un pò stressante a causa dell'eccessiva mole di studio post-vacanze.
Non mi dilungherò, nè posso garantire che non scappi qualche spoiler. Un romanzo di 400 pagine, non si smentisce sulle caratteristiche sopra accennate. In sintesi la trama: siamo in Francia, dove un archeologo, Luc, viene chiamato per un consulto riguardo un libro medievale. In questo libro c'è una mappa che condurrà il protagonista alla scoperta di una caverna risalente presumibilmente alla preistoria. Una caverna con diversi dipinti, tra cui delle piante e un uomo, con la testa di uccello e il fallo eretto. Con un gruppo di studiosi, tra cui una sua ex fidanzata, Sara, per cui riscopre l'attrazione (sì, potete immaginare come va a finire), inizia a studiarla. Pian piano, però, diversi componenti del gruppo di ricerca vengono uccisi. Intanti, Luc e Sara, fanno delle indagini su quelle piante e, seguendo le istruzioni del libro medievale, preparano con esse un infuso, che poi mandano a far analizzare. Intanto diverse succedono varie vicende, sempre riguardo gli omicidi, con diversi salti nel passato, ambientati nel 1120 circa, in un'abbazia dove vengono pian piano svelati dei piccoli segreti. Saltando avanti, alla fine si scopre che chi ha compiuto gli omicidi, voleva proteggere un segreto, che sarà ovviamente l'infuso. Questo ha diverse capacità, che non voglio svelarvi... Una di esse è un clichè, ma l'altra è alquanto bizzarra... Che rimanderanno alla figura dell'uomo con la testa di uccello e il membro eretto.
Okay sono riuscito a non svelarvi niente. Meglio così. In ogni caso, un libro scorrevole, anche se segnato da molti stereotipi, tra gli atteggiamenti del protagonista e la ex, alcune parti del racconto e quant'altro. Molto spesso pare di ravvisare lo stile di Dan Brown, con le sue varie delucidazioni su materie scientifiche e storiche. Tanto che per le prime 120 pagine un pò ci si annoia. In effetti, succede ben poco, le ultime 150 pagine sono state quelle un pò più ritmate, che ti veniva voglia di mangiare capitolo dopo capitolo. Non a caso, queste le ho lette in una giornata complessiva, mentre il resto del libro in almeno una settimana. Lo stile questa volta l'ho trovato un pò scialbo, non che nei precedenti libri fosse eccellente, ma era già diverso. Forse ci si rende conto troppo facilmente che si tratta di un libro scritto per scopi commerciali. Il fatto che si dilunga troppo su certi particolari noiosi, come ho accennato, ne è l'esempio. 
Tutto sommato, con questo, non voglio dirvi di non leggerlo, anzi. E' un libro passatempo, non troppo impegnativo, ma nemmeno superficiale. Sebbene i preamboli siano un pò noiosi, la nostra attenzione viene catturata qua e là dalle incursioni nel passato, dagli omicidi che avvengono di tanto in tanto e dai dettagli che non riesci a spiegarti e di cui aspetti con ansia di scoprirne i risvolti più avanti. Ma sì, fatevelo un giro!

Dr. Jekyll

2 commenti:

Cristina ha detto...

Io ho letto solo la Biblioteca dei morti e devo dire che mi è piaciuto, anche se questo non è proprio il genere di libro che leggo abitualmente.
:)

Dr. Jekyll ha detto...

Ciao Cristina, benvenuta! E grazie per il commento! Se spulci il blog troverai diversi generi di romanzi su cui abbiamo espresso qualche pensiero, se ti va fatti un giro nell'etichetta apposita! Ci può fare solo piacere!

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